Non è solo un cartone… e allora che cos'è?

La funzionalità di base del packaging è proteggere ciò che contiene.
Ma ecco il punto: e se ti dicessimo che, a fine articolo, scoprirai come una semplice scatola sia capace di creare un legame umano - vero, profondo, emozionale - tra chi acquista e chi produce?
Non è solo un cartone. È un linguaggio fatto di texture, forme e dettagli che parlano al cuore (e alla memoria) prima ancora che alla testa. In questo articolo ti accompagniamo fra intuizioni e casi reali di packaging che hanno lasciato il segno. Di quelli che non butti, perché ti raccontano qualcosa. Prima un po' di storia, poi i "wow" e alla fine una piccola rivelazione.
Quella che che può cambiare il modo in cui guarderai una scatola:
- Il cartone: un supporto con delle emozioni?
- Sinfonia dei sensi
- La trasformazione del packaging negli anni
- Packaging che ispirano: storie di design che lasciano il segno
- Uff, finalmente l'articolo è finito
Il cartone: un supporto con delle emozioni?

Durante la creazione di questo articolo ci siamo chiesti: che significato ha davvero l'imballaggio?
Mauro Ferraresi (Packaging. Oggetto e comunicazione 1999) lo definisce: “Da un lato esso guarda al prodotto. Cerca di proteggerlo, ma anche di esaltarne le caratteristiche e di mostrarlo nella sua luce migliore. …. Dall'altro, esso si rivolge al consumatore e comunica con lui. Cerca di instaurare un dialogo che, nel breve lasso di tempo di un distratto colpo d'occhio allo scaffale, deve indurlo a soffermarsi e ad effettuare la scelta. In tutto ciò il packaging non deve essere di intralcio. La sua ragione sta proprio nel mettere la propria presenza fisica al servizio della protezione e, contemporaneamente, della comunicazione. Esso funziona quando la sua esistenza concreta non viene più percepita in quanto tale, ma serve a sviluppare il ruolo di un oggetto che protegge e al contempo racconta un altro oggetto (il prodotto) per un soggetto (il consumatore). Il packaging, quindi, è tale quando se ne avverte la funzione, non soltanto la concreta occorrenza fisica.”
Un tocco, mille sensazioni
Stai passeggiando lungo un corridoio del tuo supermercato di fiducia e decidi di fermarti davanti a un prodotto che cattura i tuoi occhi: il cartone, diventa un invito a esplorare con tutti i sensi. Sulla confezione, una scritta in rilievo ti accoglie, attirando la tua attenzione. Le texture – che siano la consistenza ruvida, la morbidezza o l'eleganza di una finitura opaca – non sono casuali, ma progettate per evocare emozioni specifiche e instaurare un legame personale con il prodotto.
Un compagno di idee
Pensa al cartone come un amico, sempre pronto ad ascoltare i tuoi pensieri: un foglio bianco che accoglie ogni forma d'espressione senza giudicare, pronto a trasformarsi insieme a te. Riscoprendo quella spontaneità e curiosità tipica dei bambini, anche un semplice pezzo di cartone può scatenare un'intuizione, osservando le idee da un’altra prospettiva.
Sinfonia dei Sensi

Ora ci addentriamo un po’ di più nel mondo dei sensi dove emozioni, intuizione, memoria e sorpresa si intrecciano, dando vita a dei prodotti studiati per essere semplici da usare per (tutte) le persone.
Hey, fermati un attimo
Il nostro cervello si sofferma sull'inaspettato. Sei di fronte allo scaffale e noti un packaging in cartone che rompe gli schemi sfruttando una forma un po’ inusuale, dei colori apparentemente discordanti e delle parole che, in qualche modo, ti scuotono. Questo design emerge chiaramente in mezzo a delle proposte più convenzionali.
Impronte indelebili
Collegare il packaging a esperienze uniche lascia un'impronta duratura nella memoria.
Di fronte a te, trovi una confezione in cartone che si apre lentamente come una piccola rivelazione, svelando un inserto nascosto oppure fornendo indicazioni per trasformarla dopo l’uso in un oggetto funzionale. Può succedere che questa scatola trovi spazio nella tua collezione di confezioni porta tutto, diventando un elemento di ricordo.
Abbraccio ergonomico
Quando il packaging viene realizzato in modo ergonomico, l'esperienza del consumatore diventa più piacevole. Immagina di afferrare una bottiglia che sembra modellata apposta per la tua mano: ogni curva e superficie è studiata per farti sentire subito a tuo agio, trasformando un semplice gesto quotidiano in un piccolo momento di benessere.
Istinto in azione
Stai per aprire un packaging in cui noti subito una fessura a strappo, un invito a scoprire ciò che si cela dentro. Progettato per schiudersi in un attimo, questo dettaglio guida il tuo gesto, rendendo l'apertura semplice ed intuitiva. Con un movimento naturale, la fustellatura a strappo si libera, garantendoti un accesso immediato al prodotto senza alcuno sforzo. Questa semplicità elimina ogni fastidio e trasforma un gesto quotidiano in un'esperienza gradevole e soddisfacente.
Un suono naturale
Alcuni tipi di packaging sono progettati per sorprendere i sensi fin dal primo suono. Stai aprendo una confezione e senti un clic deciso, come quello di una linguetta che si apre a scatto, oppure hai presente quel tipico "whoosh" quando sollevi il coperchio di una scatola a marchio Apple? Ecco questi esempi dimostrano quanto la progettazione della scatola sia stata curata in ogni singolo dettaglio, anche in quelli non percepiti dalla vista.
Ok, va bene... ma l’accessibilità?
L’accessibilità non è un optional: si tratta di un elemento fondamentale per garantire che ogni utente, possa interagire con il prodotto in modo facile.
Per esempio, la scelta del font riveste un’importanza cruciale. I caratteri sans serif, come Helvetica e Futura, sono generalmente preferiti per la loro leggibilità. Tuttavia, non basta scegliere il giusto tipo di carattere: è necessario considerare anche lo spessore e la dimensione del font per evitare che il testo risulti troppo sottile o sproporzionato per la dimensione del packaging. Inoltre, per facilitare la lettura delle persone con dislessia sono stati sviluppati font specifici.
Il Braille, inteso come linguaggio e strumento di comunicazione, si integra perfettamente in un contesto dove l’esperienza di lettura diventa multisensoriale: il tatto prende il posto della vista per trasmettere informazioni fondamentali. La tecnologia gioca un ruolo complementare in questo scenario. Oggi, diverse applicazioni per smartphone consentono di trasformare il testo stampato in audio, rendendo ancora più immediata la fruizione delle informazioni.
Esistono anche delle infografiche integrate nella confezione come: una linguetta rossa, il messaggio "apri qui", una freccia o una sequenza di istruzioni verbali e visive. Questi elementi non solo guidano l'uso o la preparazione del prodotto, ma forniscono anche delle indicazioni sullo smaltimento, descrivono il materiale impiegato e comunicano altri dettagli o avvertenze.
La trasformazione del packaging negli anni

Il modo in cui viviamo l'acquisto oggi è cambiato drasticamente rispetto a 10 o 15 anni fa. Abbiamo capito che il packaging non è più un semplice involucro: si adatta, cresce e si trasforma insieme a noi.
Dal click digitale al contatto fisico
Oggi, quando ricevi un pacco, quel primo contatto fisico con il marchio è fondamentale. Non serve solo che la confezione protegga in viaggio il prodotto: dovrebbe anche puntare a regalarti un'esperienza di apertura, capace di farti sentire l'attenzione che l'azienda mette nel prodotto e nel suo modo di raccontarsi.
Processi sempre più ottimizzati
Ogni anno, gli inchiostri e le macchine da stampa si affinano sempre di più, aprendo la strada a nuove possibilità per noi scatolifici. Il risultato? Processi di produzione più precisi e maggiore responsabilità ambientale.
Scopri di più su questo argomento, se ti va😉.
Lascia un segno
Nel design impariamo le regole e i trend del momento, ma il vero cambiamento nasce quando ci mettiamo un po’ in discussione. È solo conoscendo a fondo tali regole che possiamo riconoscere il momento in cui le stiamo proprio spezzando.
Packaging che ispirano: storie di design che lasciano il segno

In questo capitolo ci immergiamo in un mondo dove il cartone diventa una tela per diverse menti creative. Questi esempi, infatti, racchiudono una semplicità profonda, un aspetto che solo chi opera dal vivo conosce nel dettaglio, comprendendo l’impegno nascosto dietro ogni realizzazione. Spesso le soluzioni più essenziali passano inosservate, invece queste confezioni brillano per la loro capacità di catturare l’attenzione, con semplicità.
Togo insieme all’agenzia Marimo[1]

*Proprietà di Barilla. Vietata la riproduzione, anche parziale
Con questo fustellato ad 1 colore, apparentemente essenziale, il disegno si fa subito notare e trasmette una personalità giocosa e spensierata. La grafica è la vera protagonista: la versione rivisitata di Togo utilizza dettagli in stile graffiti e caratteri sans serif audaci, capaci di catturare subito lo sguardo.
Patagonia Provisions – brindare all’avventura!

Il packaging di Patagonia Provisions è stato progettato per posizionare il marchio di birra biologica come un vero e proprio rituale "après-tutto", da gustare magari al termine di una grande sessione di surf o dopo una giornata sugli sci. 🏄🏂 La nuova veste grafica mette in primo piano l’essenza di Patagonia: la sua inconfondibile silhouette montuosa, i colori che richiamano l’outdoor e il logo inconfondibile. La scelta di dare più spazio alla tipografia, e in particolare alla parola "organic", sottolinea in modo intelligente l’impegno verso l'approvvigionamento biologico. Inoltre, l’uso del colore invertito distingue chiaramente la Lager dalla versione analcolica Golden.
Maker's Mark, in collaborazione con l'agenzia Turner Duckworth

Qui è stata reinventata graficamente la tradizionale cera rossa delle bottiglie Maker's Mark, rendendola ancora più visibile. Questo elemento è il segno inconfondibile dell’azienda, conferendogli un aspetto unico rispetto agli altri distillati sugli scaffali. Quindi, per accentuare ulteriormente questa forte identità, l'iconica cera è stata riprodotta anche sul packaging esterno.
Uff, finalmente l'articolo è finito

Rendere il packaging in cartone un'esperienza emozionale va oltre la semplice funzionalità: significa capire a fondo ciò che realmente risuona nelle persone. Non si tratta di impreziosire con costose e sofisticate rifiniture, ma significa esaltare quello che già c’è in un modo nuovo (o, almeno, è così che la vediamo noi 😉).
L'atto di scegliere e aprire una scatola si trasforma in una esplorazione, capace di rafforzare il legame tra chi acquista e chi produce, creando a tutti gli effetti un rapporto umano, basato sulla comunicazione.
Grazie per aver seguito la lettura della Gazzetta Ondulata fino a qui. Il nostro impegno è quello di valorizzare questo settore con un approccio autentico, investendo nella ricerca e curando a mano ogni contenuto. L’originalità è per noi un valore e confidiamo che ogni voce trovi la sua unicità, contribuendo a dare al mondo cartotecnico sempre più qualità.
[1] Ringraziamo l'agenzia Marimo per il suo contributo alla pubblicazione dell'articolo:
Brand Identity: Pietro Bindi, Chiara Leone
Copywriter: Vera Daidone, Teresa De Bello
Character Development: Pietro Bindi
Character Development Support: Lorenzo Morelli
Creative Video Director: Emanuele Sabetta
Photography: Enrico Caputo (Food Pirate Studios)
Production: Marzia Papiri
Account: Dadà Isola, Alessandra Avico, Lucia Spini
Creative Director: Anna Di Cintio, Mariano Lombardi
Chief Creative Officer: Paola Manfroni
General Manager: Giovanna Ridenti