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Come sta il settore cartotecnico? Il report aggiornato dati alla mano

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Scritto da Nadia Pini (Team Marketing)
09 dicembre 2025

Se potessimo fiutare la temperatura del settore ondulato, che risultato uscirebbe?

È impossibile prevedere il futuro, l’unica cosa che possiamo fare è ogni tanto guardarci indietro e fare una piccola ispezione.


Quindi: un altro anno sta per finire. Ma prima di chiuderlo vogliamo capire come si è chiuso quello precedente. Dati alla mano come sta il settore del cartone ondulato in Europa, ma soprattutto in Italia?

Blog Fiuto Imballaggio In Italia Con Un Cane Sopra Una Scatola Min

👇🏻Indice 

 



 

Come siamo messi in Europa?

 

Prima di tutto, a livello generale vogliamo guardarci un po’ intorno e vedere come stanno andando i nostri cugini europei.
Secondo gli ultimi report annuali FEFCO, la produzione del cartone in Europa si conferma stabile e in salute. I 3 paesi più produttivi si confermano Germania, Italia ☕ e Spagna.
In Italia la produzione cartaria totale ha raggiunto quasi le 8 milioni di tonnellate (+6,2% rispetto al 2023).

 

 


Classifica europea produzione cartone ondulato (2024, milioni di m²). Italia al secondo posto con 7.888 metri quadri

 

 

Produzione e riciclo in Italia 2024

 

Ok bene, riceviamo una medaglia d’argento di produzione, e poi dove va a finire?
Il consumo interno di carta recuperata aumenta di +210.000 tonnellate, spinto da una domanda interna crescente e maggiori capacità di riciclo.
Non avremo l’oro a livello produttivo, ma sapete in che cosa non ci batte nessuno? Nel tasso di riciclo di imballaggi cellulosici. Siamo arrivati al 92.52% ben al di sopra dell’obiettivo UE dell’85% (previsto per il 2030). E possiamo solo che continuare così.

 

 

Raccolta differenziata nazionale

 

Entriamo allora nel merito della raccolta nazionale.

Il Nord Italia si conferma al primo posto con il +4,4% (Emilia-Romagna al top con un pro-capite di 99,7 kg/ab).

Le grandi città monitorate (Torino, Milano, Firenze, Roma, Napoli, Palermo) rappresentano il 12% della popolazione e il 13% dei rifiuti nazionali.

Per quanto riguarda il Sud e le Isole, Molise e Sicilia viaggiano in forte crescita con +2,5%, mentre la Sardegna rimane la migliore come resa pro-capite (60,5 kg/ab).

 

Fonte: 30° Rapporto Annuale sulla raccolta e riciclo di carta e cartone di Comieco

 

 

Rifiuti urbani

 

A livello di produzione totale di rifiuti urbani rimaniamo stabili, poco sotto i 29,7 milioni di tonnellate. Troviamo però un dato incoraggiante, la differenziata è in aumento del +2,5% ovvero di 480.000 tonnellate in più raccolte nel 2024 rispetto al 2023. E l’indifferenziato cala di 48.000 tonnellate. Tutto ciò per arrivare a una quota differenziata nazionale di oltre il 67%.

Il tasso di intercettazione medio di carta/cartone -sul totale dei rifiuti urbani- sale di un punto % ovvero a 13,5% (rispetto al 12% del 2023).

 

Cosa comporta una maggiore intercettazione?

Vuol dire che una maggiore quantità di carta e cartone viene sottratta al flusso dei rifiuti indifferenziati e viene avviata, invece, al riciclo.

 

Fonte: 30° Rapporto Annuale sulla raccolta e riciclo di carta e cartone di Comieco

 

 


riciclo carta e cartone in Italia, sintesi tasso riciclo imballaggi cellulosici 92.52 percento, interecettazione 13.5 percento, aumento differenziata di 480.000 tonnellate

 

 

 

Obiettivi futuri e qualità

 

La strategia futura punterà a rispondere all’aumento della capacità nazionale di riciclo e alla domanda interna di carta da macero.

Come obiettivo di medio termine (3-4 anni) puntiamo a raggiungere un’intercettazione del 14% e superare la soglia delle 4 milioni di tonnellate annue (+200.000 tonnellate rispetto ad oggi). Nel lungo termine possiamo essere ambiziosi e provare a raggiungere il 15-16%.

Abbiamo visto che le tonnellate intercettate stanno crescendo, ma la qualità resta centrale. Gli errori di conferimento ne compromettono sempre il riciclo. Sia a livello cittadino che industriale. La sfida da ora sarà quella di migliorare la qualità della raccolta e aumentare ulteriormente il tasso di intercettazione, puntando a 4,5 milioni di tonnellate annue entro i prossimi 10 anni. (mica patatine!).

 

 

Lombardia

 

Ora andiamo più nel dettaglio della nostra regione lombarda.

Nel 2024 abbiamo raccolto 613.000 tonnellate di carta e cartone in Lombardia. (+1,2% rispetto al 2023). Comieco stima che questa quantità sarebbe sufficiente a riempire quasi due volte lo Stadio di San Siro.

Con un pro-capite medio regionale di 61 kg/abitante rappresentiamo circa un terzo della raccolta del Nord Italia, anche se non siamo ancora fra le migliori regioni a livello nazionale. Infatti il tasso di intercettazione ha ancora molto margine di miglioramento (12,8%).

Fonte: 30° Rapporto Annuale sulla raccolta e riciclo di carta e cartone di Comieco

 

In Lombardia abbiamo anche una concentrazione di scatolifici molto elevata, dimostrando che il comparto è sicuramente attivo e ben stimolato. Ne abbiamo parlato anche qui.

 

 

Focus province lombarde

 

La nostra Bergamo cresce: nel 2024 sono state raccolte 83.000 tonnellate di carta e cartone con una crescita del +4,7% rispetto al 2023. Con un pro-capite di 74 kg/abitante vantiamo uno dei migliori valori regionali.

Brescia per esempio ha un volume di raccolta più elevato, ovvero 96.000 tonnellate (+1,4% rispetto al 2023) e un pro-capite 76 kg.

Milano raccoglie dei volumi assoluti molto elevati, parliamo di 192.000 tonnellate e di pro-capite di 59 kg/abitante (sotto la media regionale).

Altre province oscillano tra 11.000 e 47.000 tonnellate, con un pro-capite variabile tra i 50kg e 64 kg.

 

Fonte: 30° Rapporto Annuale sulla raccolta e riciclo di carta e cartone di Comieco

 

 

In sintesi

 


province lombarde sintesi lombardia prima provincia per volume di carta differenziata, bergamo spicca per crescita con 74kg pro capite, milano guida per volumi assoluti, ma bassa resa pro capite

 

 

 

 

E poi?

 

Nel 1995 la raccolta nazionale si fermava a circa 500.000 tonnellate di carta. In trent’anni, l’Italia ha aumentato la sua capacità di raccolta di sette volte, arrivando nel 2024 a 3,8 milioni di tonnellate, con una media pro-capite di 65,5 kg e un tasso di riciclo per gli imballaggi cellulosici del 92,5%. Miglioramenti ne abbiamo ancora da fare, certo, però oggi qualche passo lo stiamo facendo e i dati lo stanno dimostrando.

Anche dal punto di produttivo, stare al secondo posto in Europa nel 2025 non è scontato. L’intera filiera carta e grafica nel nostro paese vale circa 27 miliardi di euro di fatturato, pari all’1,2% del PIL italiano, con oltre 160.000 addetti.

 

E vogliamo ricordarlo anche un po’ come stimolo e motivazione ad andare avanti, così come stiamo facendo, perché non è tutto da buttare e forse possiamo fertilizzare una seconda vita, indispensabile per noi e anche per il settore.