Come sta il settore cartotecnico? Il report aggiornato dati alla mano
Se potessimo fiutare la temperatura del settore ondulato, che risultato uscirebbe?
È impossibile prevedere il futuro, l’unica cosa che possiamo fare è ogni tanto guardarci indietro e fare una piccola ispezione.
Quindi: un altro anno sta per finire. Ma prima di chiuderlo vogliamo capire come si è chiuso quello precedente. Dati alla mano come sta il settore del cartone ondulato in Europa, ma soprattutto in Italia?
👇🏻Indice
- Come siamo messi in Europa?
- Produzione e riciclo dell’Italia nel 2024
- Raccolta differenziata nazionale
- Rifiuti urbani
- Obiettivi futuri e qualità
- Lombardia
- E poi?
Come siamo messi in Europa?
Prima di tutto, a livello generale vogliamo guardarci un po’ intorno e vedere come stanno andando i nostri cugini europei.
Secondo gli ultimi report annuali FEFCO, la produzione del cartone in Europa si conferma stabile e in salute. I 3 paesi più produttivi si confermano Germania, Italia ☕ e Spagna.
In Italia la produzione cartaria totale ha raggiunto quasi le 8 milioni di tonnellate (+6,2% rispetto al 2023).
Produzione e riciclo in Italia 2024
Ok bene, riceviamo una medaglia d’argento di produzione, e poi dove va a finire?
Il consumo interno di carta recuperata aumenta di +210.000 tonnellate, spinto da una domanda interna crescente e maggiori capacità di riciclo.
Non avremo l’oro a livello produttivo, ma sapete in che cosa non ci batte nessuno? Nel tasso di riciclo di imballaggi cellulosici. Siamo arrivati al 92.52% ben al di sopra dell’obiettivo UE dell’85% (previsto per il 2030). E possiamo solo che continuare così.
Raccolta differenziata nazionale
Entriamo allora nel merito della raccolta nazionale.
Il Nord Italia si conferma al primo posto con il +4,4% (Emilia-Romagna al top con un pro-capite di 99,7 kg/ab).
Le grandi città monitorate (Torino, Milano, Firenze, Roma, Napoli, Palermo) rappresentano il 12% della popolazione e il 13% dei rifiuti nazionali.
Per quanto riguarda il Sud e le Isole, Molise e Sicilia viaggiano in forte crescita con +2,5%, mentre la Sardegna rimane la migliore come resa pro-capite (60,5 kg/ab).
Fonte: 30° Rapporto Annuale sulla raccolta e riciclo di carta e cartone di Comieco
Rifiuti urbani
A livello di produzione totale di rifiuti urbani rimaniamo stabili, poco sotto i 29,7 milioni di tonnellate. Troviamo però un dato incoraggiante, la differenziata è in aumento del +2,5% ovvero di 480.000 tonnellate in più raccolte nel 2024 rispetto al 2023. E l’indifferenziato cala di 48.000 tonnellate. Tutto ciò per arrivare a una quota differenziata nazionale di oltre il 67%.
Il tasso di intercettazione medio di carta/cartone -sul totale dei rifiuti urbani- sale di un punto % ovvero a 13,5% (rispetto al 12% del 2023).
Cosa comporta una maggiore intercettazione?
Vuol dire che una maggiore quantità di carta e cartone viene sottratta al flusso dei rifiuti indifferenziati e viene avviata, invece, al riciclo.
Fonte: 30° Rapporto Annuale sulla raccolta e riciclo di carta e cartone di Comieco
Obiettivi futuri e qualità
La strategia futura punterà a rispondere all’aumento della capacità nazionale di riciclo e alla domanda interna di carta da macero.
Come obiettivo di medio termine (3-4 anni) puntiamo a raggiungere un’intercettazione del 14% e superare la soglia delle 4 milioni di tonnellate annue (+200.000 tonnellate rispetto ad oggi). Nel lungo termine possiamo essere ambiziosi e provare a raggiungere il 15-16%.
Abbiamo visto che le tonnellate intercettate stanno crescendo, ma la qualità resta centrale. Gli errori di conferimento ne compromettono sempre il riciclo. Sia a livello cittadino che industriale. La sfida da ora sarà quella di migliorare la qualità della raccolta e aumentare ulteriormente il tasso di intercettazione, puntando a 4,5 milioni di tonnellate annue entro i prossimi 10 anni. (mica patatine!).
Lombardia
Ora andiamo più nel dettaglio della nostra regione lombarda.
Nel 2024 abbiamo raccolto 613.000 tonnellate di carta e cartone in Lombardia. (+1,2% rispetto al 2023). Comieco stima che questa quantità sarebbe sufficiente a riempire quasi due volte lo Stadio di San Siro.
Con un pro-capite medio regionale di 61 kg/abitante rappresentiamo circa un terzo della raccolta del Nord Italia, anche se non siamo ancora fra le migliori regioni a livello nazionale. Infatti il tasso di intercettazione ha ancora molto margine di miglioramento (12,8%).
Fonte: 30° Rapporto Annuale sulla raccolta e riciclo di carta e cartone di Comieco
In Lombardia abbiamo anche una concentrazione di scatolifici molto elevata, dimostrando che il comparto è sicuramente attivo e ben stimolato. Ne abbiamo parlato anche qui.
Focus province lombarde
La nostra Bergamo cresce: nel 2024 sono state raccolte 83.000 tonnellate di carta e cartone con una crescita del +4,7% rispetto al 2023. Con un pro-capite di 74 kg/abitante vantiamo uno dei migliori valori regionali.
Brescia per esempio ha un volume di raccolta più elevato, ovvero 96.000 tonnellate (+1,4% rispetto al 2023) e un pro-capite 76 kg.
Milano raccoglie dei volumi assoluti molto elevati, parliamo di 192.000 tonnellate e di pro-capite di 59 kg/abitante (sotto la media regionale).
Altre province oscillano tra 11.000 e 47.000 tonnellate, con un pro-capite variabile tra i 50kg e 64 kg.
Fonte: 30° Rapporto Annuale sulla raccolta e riciclo di carta e cartone di Comieco
In sintesi
E poi?
Nel 1995 la raccolta nazionale si fermava a circa 500.000 tonnellate di carta. In trent’anni, l’Italia ha aumentato la sua capacità di raccolta di sette volte, arrivando nel 2024 a 3,8 milioni di tonnellate, con una media pro-capite di 65,5 kg e un tasso di riciclo per gli imballaggi cellulosici del 92,5%. Miglioramenti ne abbiamo ancora da fare, certo, però oggi qualche passo lo stiamo facendo e i dati lo stanno dimostrando.
Anche dal punto di produttivo, stare al secondo posto in Europa nel 2025 non è scontato. L’intera filiera carta e grafica nel nostro paese vale circa 27 miliardi di euro di fatturato, pari all’1,2% del PIL italiano, con oltre 160.000 addetti.
E vogliamo ricordarlo anche un po’ come stimolo e motivazione ad andare avanti, così come stiamo facendo, perché non è tutto da buttare e forse possiamo fertilizzare una seconda vita, indispensabile per noi e anche per il settore.